La patata, regina incontrastata di Monastir
la patata a monastir non è solo un semplice tubero: è un simbolo dell'economia e della gastronomia locale. Viene infatti cucinata in ogni modo possibile e festeggiata in una famosa sagra ogni marzo
La patata è con ogni probabilità il tubero più conosciuto del mondo. Originario delle Americhe, questo popolare alimento ha fatto la sua comparsa in Sardegna alla fine del Settecento diventando in breve una colonna portante dell’economia locale. Sull’isola esistono numerose varietà di patate come quella di Fonni, quella tonda di Gavoi e la patata viola di Scano Montiferru; tuttavia, se esiste un paese dove questo tubero è percepito come un simbolo, questo è Monastir.
Qui la coltivazione della patata, che stando allo storico Goffredo Casalis era diffusa già all’inizio dell’Ottocento, è da decenni una delle voci economiche principali. La fama della patata di Monastir ha saputo travalicare i confini del Campidano, conquistando la Sardegna e il resto d’Italia perché sana, genuina e nutriente. Per onorare il suo prodotto preferito, ogni marzo Monastir si veste a festa in occasione della Sagra della patata con musica, folklore, artigianato e street food.
Non stupisce quindi che a base di patata siano tanti piatti della cucina tipica di questa zona: dai culurgiones al sugo di funghi al purè, dai pani di patate alla torta di pasta violada passando per l’agnello in casseruola con patate, la pecora a cappotto e le squisite patatas a schiscionera, la fantasia degli chef non conosce limiti. Vale la pena di passare da Monastir anche solo per assaggiare questi piatti squisiti realizzati con alimenti coltivati biologicamente e in modo naturale.