Il Territorio

Le Arance di Monastir nel Sud Sardegna, un prodotto d'eccellenza da riscoprire

Gli agrumi della Sardegna sono eccellenti, le arance di Monastir ne sono un'esempio, grazie al clima ed alle proprietà del terreno in cui le colture si trovano, alla posizione collinare tra i monti Zara e Olladiri ed i fiumi Flumineddu e Mannu, le qualità nutrizionali ed il sapore del prodotto locale sardo raggiungono uno standard elevato che nulla ha da invidiare a quelli dei frutti degli agrumeti della Sicilia: provare per credere!

Monastir è un tranquillo paese collinare di provincia nel Sud Sardegna e come tale ha il fascino tipico e l’atmosfera dolce che riveste nell’immaginario mondiale l’Italia all’estero…ma non solo, a contraddistinguerlo per caratteristiche ci sono due classi di prodotti locali che lo identificano in maniera chiara ed inequivocabile: le patate e gli agrumi. La prima la "specializzazione”, la Patata di Monastir, è davvero molto particolare, dal momento che il tubero si presenta davvero come un unicum importante, per il colore giallo e per la consistenza elevata, con una possibilità di lavorazione che l’hanno fatto apprezzare in tutta Italia. Da poco, alla fine di Marzo, c’è stata la Sagra della Patata di Monastir , che esalta questo prodotto tipico locale al termine della sua stagione di raccolta e che nel tempo si è identificata come una vera e propria vetrina del prodotto. Gli Agrumeti ed in particolare gli aranceti di Monastir hanno il loro fascino ed hanno caratterizzato il paesaggio circostante, sono cresciuti dopo il secondo dopo guerra per integrare la produzione agricola della zona, come accaduto da altre parti, ed hanno unito alla grande qualità del prodotto la sicurezza della sua provenienza, in più sussiste una migliore conservazione delle proprietà organolettiche e nutrizionali dovuta alla filiera corta in termini di distanza, Km0, e commerciale produttore-consumatore. Nella coltura degli Agrumi di Monastir incide significativamente la qualità del terreno della fertile Pianura Campidanese, che si fregia, inoltre, dell’apporto dei minerali della terra vulcanica dei monti vicini ovvero il monte Zara, che è infatti un ex vulcano e che ha visto i primi insediamenti umani sin dal neolitico, e il monte Olladiri, famoso per la sua area archeologica della necropoli di Is Aruttas che si trova alle sue pendici. In più le acque dei vicini fiumi Flumineddu, noto come il Rio di San Girolamo, e il Flumini Mannu, quello che sfocia nello Stagno di Cagliari, rendono le qualità del territorio e le condizioni ideali ed eccellenti per incentivare la vocazione agricola e di predilezione per la coltura degli agrumi a Monastir, le cui arance e mandarini che non hanno nulla da invidiare ai prodotti dei "cugini” Siciliani e a quelli Ispanici o del Marocco. Purtroppo la globalizzazione e gli aumenti dei costi per la coltivazione hanno portato ad un abbandono parziale progressivo dell’attività agricola per la coltura degli Agrumi in Sardegna ed a Monastir in particolare, ed il fatto che nei banchi dei mercati e supermercati locali si trovino più spesso arance e agrumi di nazioni lontane, piuttosto che quelle locali a km zero, costituisce ora un po' un paradosso. Per quanto detto, ci si auspica che ci possa essere un’inversione di tendenza con il ripopolamento ed il ritorno alla coltivazione degli Agrumi di Monastir su larga scala, un supporto per far fronte alla crisi economica delle attività agricole locali può venire anche nella scelta da parte dei consumatori più orientata e solidale verso l’acquisto delle arance o dei prodotti del luogo, come riporta l’appello recente della CIA o Confederazione Italiana Agricoltori a supporto degli Agricoltori Sardi e dell’economia dell’intera Sardegna tutta. Infine, la tipologia di coltura delle arance in prevalenza è "navel”, soprattutto perché le piante si sviluppano con velocità, molto più adattabili al terreno e resistenti al vento che in Sardegna non manca mai, diventando la ricchezza degli agricoltori di questa cittadina del Campidano, che ci auspichiamo tornino presto a farla da padroni sul Mercato locale e nazionale. Concludiamo con una curiosità: sembra che il nome Monastir derivi dalla presenza di un monastero, così come per un analogo comune della Tunisia, peraltro dedito alle colture di agrumi, sebbene quest’ultimo si sia gemellato in più con i tedeschi di Münster che rileva lo stesso toponimo...e chissà se tra non molto anche il comune sardo si unirà ai "monasteri” d’Europa e d’Africa.

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