Cagliari omaggia Pinuccio Sciola e la Turandot

A soli 5 minuti d'auto da Monastir c'è un paese che nasconde un giardino magico. Si tratta di San Sperate, celebre per i suoi 300 murales ma anche per aver dato i natali allo scultore internazionale Pinuccio Sciola, che negli anni Settanta qui ha creato un parco disseminato di sculture in pietra di calcare e basalto, ispirate all’arte megalitica preistorica e nuragica della Sardegna, fra alberi di agrumi, dolmen, menhir, panchine e un piccolo teatro. A San Sperate si trovano anche la casa dell'artista e la Fondazione Sciola, creata dai suoi figli due mesi dopo la sua scomparsa per dare continuità e futuro alla sua opera e alla sua filosofia di vita.

A un anno dalla morte dello scultore, in occasione della messinscena dell'opera di Giacomo Puccini in programma nella Stagione lirica e di balletto 2017 del Teatro lirico di Cagliari, nel foyer di platea è allestita la mostra 'Pinuccio Sciola. Genesi della Turandot', che ruota intorno all'impianto scenico creato dall'artista per le rappresentazioni dell’estate 2014, come sua prima ed unica esperienza nel teatro musicale. Una struttura monumentale che dal palcoscenico invade il resto del teatro, dall’ingresso principale al foyer di platea, dove campeggiano i nove metri di altezza della riproduzione di una sua scultura che evoca le architetture futuristiche di una Pechino pietrificata, i bozzetti originali delle diverse scene, maschere in basalto e granito, e alcuni esemplari di 'Città sonore'. La mostra, con ingresso libero, è aperta, oltre che durante gli spettacoli, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, il sabato dalle 9 alle 13. Fino al 15 maggio.

foto da: https://it.wikipedia.org/wiki/File:Pinuccio_Sciola_2014.jpg