
Monte Zara, il colle vulcanico che racconta millenni di storia sarda
Tra necropoli preistoriche, domus de janas e villaggi nuragici, il Monte Zara svela le tracce di civiltà antichissime nel cuore della Sardegna
Situato nel territorio del comune di Monastir, il Monte Zara si distingue per la sua origine vulcanica e per la ricchezza del suo patrimonio storico-archeologico. Con i suoi 230 metri di altitudine, questo colle domina il paesaggio circostante e custodisce le tracce di una presenza umana antichissima che affonda le radici nel Neolitico.
Sulle sue pendici orientali si estende una necropoli risalente al 3000 a.C., caratterizzata dalla presenza delle suggestive domus de janas, tradotte come "case delle fate" o "case del popolo janas". Si tratta in realtà di tombe scavate nella roccia, utilizzate come sepolture collettive per accogliere non solo i defunti, ma anche i loro beni personali: utensili, armi, oggetti ornamentali e perfino provviste alimentari, con l’intento di accompagnarli nell’aldilà.
La continuità insediativa nel tempo è un altro elemento che rende il Monte Zara un sito di grande interesse. Dopo il Neolitico, l’area fu abitata anche in epoca nuragica, punica e romana, come dimostrano i numerosi reperti archeologici rinvenuti. Sul versante settentrionale, due domus de janas scavate molto vicine tra loro e visibili anche dalla strada statale sono conosciute con il nome evocativo di is ogus de su monti, ovvero "gli occhi della montagna": una definizione poetica che ben descrive l'impressione visiva di queste aperture simili a due occhi spalancati sulla valle sottostante.
In cima al monte si trova un’area sacra di epoca nuragica, segno della rilevanza spirituale attribuita al luogo dalle popolazioni dell’epoca. Sul lato occidentale, invece, è emerso il villaggio di Bia’e Monti, un complesso abitativo composto da capanne circolari e rettangolari, che offre uno spaccato prezioso sulla vita quotidiana degli antichi abitanti.
Il Monte Zara rappresenta quindi un’autentica finestra sulla storia sarda, un luogo dove natura e archeologia si fondono in un equilibrio affascinante, offrendo agli studiosi e ai visitatori un racconto millenario da esplorare e preservare.