le Tradizioni

La patata, l'oro di Monastir

La prima sagra della patata
Alla fine di marzo 2017 Monastir ha visto svolgersi la prima edizione della 'Sagra della patata', con due giorni di degustazioni, show cooking e spettacoli dedicati al tubero per eccellenza, coltivato in varie parti della Sardegna e anche in questo versante della pianura del Campidano, dove operano tre grosse aziende e qualche piccolo produttore. Un bene da valorizzare e in ulteriore sviluppo in tempi recenti, che ha portato l'isola a esserne uno dei maggiori fornitori d'Italia, con 469mila quintali annui. E un'occasione di rilancio economico anche per Monastir, che oltre all'agricoltura può puntare sulla produzione di saporiti salumi come la mustela e la salsiccia, senza dimenticare l’arte della panificazione, del ferro battuto, del legno, delle ceramiche e dei coltelli.

La coltivazione in Sardegna
Elemento fondamentale di tante ricette sarde, come l'agnello in umido, la focaccia e i culurgiones, ravioli insaporiti con pecorino e menta, la patata sull'isola viene coltivata sopratutto nelle zone di Quartu Sant’Elena, Arborea, Valledoria e Santa Maria Coghinas, nelle pianure litoranee, e in quelle di Gavoi, Fonni, Ovodda e Sadali, in Barbagia. In genere i raccolti sono due: da metà aprile fino a giugno (con semina da fine novembre a metà febbraio) e da novembre a gennaio-febbraio (con semina da agosto a metà settembre).

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