le Tradizioni

I salumi di Monastir a confronto

Di padre in figlio
La mustela, la salsiccia fresca e secca, il prosciutto, il guanciale, la pancetta e la testa in cassetta: salumi prelibati che dalle parti della piana del Campidano sono ancora più buoni grazie alla lavorazione artigianale basata sulle antiche ricette contadine tramandate di padre in figlio. Fra i paesi della zona che spiccano per queste tipicità c'è anche Monastir, che annovera diverse aziende specializzate nella produzione di insaccati. La più celebre è senza dubbio la mustela, ottenuta dal controfiletto di suino adulto e maturo, aromatizzato e stagionato per ben 50 giorni, dal gusto dolce e leggermente pepato.

Sui primi e negli antipasti
Altra bontà locale è la salsiccia, salata, aromatizzata e insaccata in budella di piccolo diametro, a bassa percentuale di grasso, dall'inconfondibile profumo ai semi di finocchio, che può essere anche fatta essiccare. O essere utilizzata sbriciolata, per insaporire un piatto di malloredus alla campidanese, o intera, cotta sulla brace, arrotolata su se stessa. La produzione di Monastir poi comprende anche il salame, protagonista dei classici antipasti di terra sardi a base di olive e pecorino, e il prosciutto crudo, ricavato dalla salatura a secco della coscia del maiale.

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