le Tradizioni

Grande festa per san Pietro

Il 29 giugno, fra sacro e profano

Fra i santi più cari al paese di Monastir non c'è solo santa Lucia, festeggiata nel mese di agosto, ma anche san Pietro, patrono ricordato insieme a san Paolo il 29 giugno. Al centro delle celebrazioni preparate dai comitati organizzatori in collaborazione con la Pro Loco ovviamente ci sono i riti religiosi, a cominciare dalle messe e soprattutto dalle due processioni in loro onore, che si snodano per le vie del centro storico addobbate con bandierine, arazzi e fasci di canne, e profumate di fiori e menta selvatica. Con la 'scorta' di gruppi folkloristici in costume tradizionale e della banda musicale, e l'immancabile e colonna sonora delle melodie intonate da launeddas e fisarmoniche, preludio della grande festa di piazza all'insegna di concerti e spettacoli per grandi e piccini.


La chiesa del Santo

Monastir ha dedicato al patrono san Pietro una bella parrocchiale costruita nel Cinquecento, in stile gotico-aragonese, ma dalle origini probabilmente più antiche. Secondo gli studiosi l'edificio potrebbe essere stato cominciato prima dell'anno Mille, come attesta la presenza di alcune lastre dorate - datate all'VIII secolo - nel muro posteriore e di un cimitero ritrovato nelle vicinanze della chiesa. Altra chicca nascosta della chiesa di san Pietro sono le due tombe che si trovano ai lati dell'altare, che celano le sepolture della baronessa di Monastir, Francesca Torellas, morta nel 1713, e di un personaggio della famiglia Bellit, distrutta circa quarant'anni fa.

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