Il Territorio

Monumenti aperti a Monastir

Il paesaggio in trasformazione
Farà tappa anche a Monastir, nel weekend del 6 e 7 maggio, la rassegna itinerante Monumenti aperti, in programma dal 29 aprile al 28 maggio, ai quattro angoli della Sardegna. Un appuntamento fisso dal 1997, che quest'anno tocca 57 comuni, all'insegna del tema 'Il paesaggio in trasformazione', attraverso il quale scoprire i cambiamenti dei propri territori dal punto di vista culturale, sociale, urbanistico e naturale. A Monastir si potranno visitare gratuitamente la chiesa di Santa Lucia, la necropoli a domus de janas di Is Aruttas e la fortezza di Baratuli, il pomeriggio di sabato dalle 16 alle 18.30 e la domenica dalle 9.30 alle 12 e dalle 16 alle 18.30. Domenica 7 sarà a disposizione un bus navetta con partenza da Ussana – Monastir – San Sperate e capolinea al parco antistante la chiesa di Santa Lucia.

Cosa vedere a Monastir
La due giorni nel paese campidanese prevede una tappa obbligata alla chiesa campestre di Santa Lucia, probabilmente costruita alla fine del 1200, in stile tardo-romanico, con una facciata in conci calcarei policromi, due portici laterali sorretti da pilastri in arenaria e un campanile a vela monofora. Altra 'chicca' dei dintorni di Monastir è la necropoli di Is Aruttas, articolata in una serie di domus de janas, tombe scavate nel bancone trachitico della collina, risalenti al 3200-2800 a.C., mentre a Baratuli si trovano i resti di una fortezza costruita nel 1100 per volere dei Giudici di Cagliari e distrutta dai Pisani che la possedevano perché non cadesse nelle mani degli Aragonesi che cercavano di impadronirsi dell'isola.



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