Il Territorio

Il borgo di San Sperate a pochi passi da Monastir

Fino agli anni Sessanta San Sperate non era altro che un anonimo borgo del Cagliaritano sconosciuto ai più, ma un suo cittadino, lo scultore Pinuccio Sciola, ha pensato di renderlo un paese museo e oggi la località, che si trova nelle vicinanze di Monastir, è una meta irrinunciabile per chi si trovi in quella zona della Sardegna.

I murales
A decorare del case del paese, sia le tipiche abitazioni campidanesi, sia gli edifici più moderni, ci sono tanti murales, oltre 300 e le immagini che si possono ammirare ricreano l'atmosfera che regnava a San Sperate nel passato. Ecco allora tante scene di vita quotidiana dei contadini che fanno fare un salto indietro nel tempo. A realizzare i tanti dipinti sono stati artisti di tutto il mondo invitati da Pinuccio Sciola e il borgo ha assunto una poesia tale che, nel 1976, è stato inserito come opera nella Biennale di Venezia.

Le pietre parlanti
Il più illustre cittadino di San Sperate, Pinuccio Sciola, non poteva però esimersi dal donare al suo paese le sue più straordinarie creazioni: le pietre parlanti. Ecco dunque che nel verde nei pressi della sua casa museo si ergono alcuni particolari megaliti, le rocce che lo scultore ha lavorato e che, se accarezzate con le mani, producono dei suoni.

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