Il Territorio

Monte Zara: l'archeologia a Monastir

Monastir e il suo patrimonio archeologico
Nella fertile pianura del Campidano attraversata dal Riu Mannu e dalRiu Flumineddu, l’accogliente cittadina di Monastir vanta un patrimonio archeologico di notevole interesse. In questo territorio che fece parte del Giudicato di Cagliari per poi passare sotto il Giudicato di Arborea e che successivamente ha conosciuto la conquista pisana ed aragonese, le prime tracce umane risalgono al Neolitico e sono state rilevate nell'area di Monte Zara, una collina di origine vulcanica che attraversa il margine orientale di Monastir e che raggiunge un'altitudine di 226 metri. I reperti archeologici, qui custoditi e messi in luce grazie ad un'incessante attività di scavo che ha interessato il versante Est, abbracciano un periodo storico immane che va dal Neolitico all'epoca romana.

Alla scoperta del sito di Monte Zara
Ben visibile dalla strada statale 131, il sito archeologico di Monte Zara custodisce le tracce di insediamenti umani riconducibili non solo alle fasi evolute dell'età nuragica, ma anche all'età fenicia, punica e romana, repubblicana ed imperiale. Il visitatore può ammirare un grande edificio circolare risalente al IX secolo a.C. al cui interno è stato ritrovato un torchietto per la vinificazione, nove Domus de Janas e una scalinata monumentale ricavata dalla roccia che conduce all'Acropoli dove sono ospitati due altari e due pozzi per la raccolta delle acque.

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