I dintorni: il ridente paese di Villasor
a pochi chilometri da Monastir, Villasor si distingue per la chiesa di San Biagio in gotico catalano e per il Castello di Villasor, risalente al Quattrocento; sede per secoli della Cavalleria miliziana, il paese vanta un'ottima tradizione agricola per la fertilità del suo terreno
Ad appena dieci chilometri ad ovest di Monastir, il paese di Villasoro Bidd'e Sorris in lingua sarda presenta numerosi punti di interessa, a cominciare
dalla chiesa di San Biagio in stile
gotico catalano con la caratteristica facciata a capanna e il portone in legno.
Degni di nota anche la chiesa di Sant'Antioco che oggi ospita la biblioteca, la
chiesa di Santa Vitalia e il Quattrocentesco Castello di Villasor, un tempo dimora degli omonimi marchesi e oggi
teatro di iniziative culturali.
Di origine antichissima, il paese presenta testimonianze della
civiltà nuragica come il complesso Su Sonadori, resti romani come il ponte di Ponti
Perda e rovine bizantine; ricompreso nella curatoria di Gippi del Giudicato di Cagliari, il paese subì le
vicissitudini politiche e militari del tardo Medioevo, finendo per spopolarsi
durante il Quattrocento. Nel 1537 Villasor divenne capoluogo dell’omonima
contea per iniziativa del re di Spagna Carlo V e nel 1594 Filippo II la elevò a
marchesato.
Villasor fu per secoli la sede di una compagnia della Cavalleria miliziana, soggetto militare che difese Cagliari dall'invasione dei francesi nel 1793 e che protesse Oristano e il comprensorio dalle mire espansionistiche del cavaliere Angioy. Dopo il crollo del Feudalesimo nel 1839, Villasor si concentrò sull’agricoltura grazie all’eccezionale fertilità dei suoi terreni e alla felice posizione geografica al centro del Campidano.