La chiesa di Sant'Antonio nel centro di Monastir

Le chiese raccontano la storia dei borghi e dei quartieri delle città attraverso i secoli, custodendo segreti e opere d’arte risalenti alle epoche più varie e rappresentando dei punti di riferimento non solo per i credenti. Sant’Antonio, ubicata nel centro storico di Monastir, è una testimonianza preziosa dell’architettura goticadel XIV secolo nonostante abbia subito varie modifiche nel corso del tempo.

L’aspetto della chiesa di Sant’Antonio è piuttosto essenziale e privo di fronzoli: la facciata presenta un portale sovrastato da un architrave con due stipiti dall’arco di scarico ogivale, al di sopra del quale si trovano un piccolo rosone e un campanile a vela con luce semicircolare. L’epoca d’oro di questo edificio religioso è stata senza dubbio l’età moderna, visto che dal 1445 al 1839 fu chiesa baronale.

Attualmente la chiesa è il fulcro delle celebrazioni in onore del Santo che si tengono il 17 gennaio di ogni anno, durante le quali hanno luogo la processione con la statua e l’invocazione per la grazia. Inoltre Sant’Antonio è al centro di una delle tradizioni più radicate, quella di "su fogadoi”, il falò di grandi cataste di legna che ardono per tutta la notte attorno alle quali la cittadinanza si riunisce e conversa, consumando grandi quantità di piatti tipici. Si tratta di un rito che ha origini pagane ma che è stato assimilato dalla religione cristiana e oggi si perpetua, più vivo che mai.