Il Territorio

Nei dintorni di Monastir, il pittoresco paese di Ussana

Alla scoperta di Ussana con le sue case campidanesi e le chiese di San Sebastiano e di San Saturnino.

A soli due chilometri da Monastir, in una pianura circondata da rilievi fra cui il monte Zara e il monte Agutzu, troviamo il paese di Ussana, un borgo ridente che ha conservato l’assetto architettonico tipico di questa zona della Sardegna: le case campidanesiedificate in ladiri, mattoni crudi di fango e paglia, provviste di loggiato e cortile interno.

L’origine del nome Ussana non è mai stata definitivamente chiarita: secondo alcuni deriva dal paleosardo, ma il canonico Giovanni Spano nel suo "Vocabolario sardo geografico patronimico ed etimologico” del 1872 fornisce una spiegazione alternativa, ritenendo che la radice -US, -URS, sia d'origine fenicia e che UZ, OZ, stia a significare "fortificazione”. Le prime fonti scritte si hanno a partire dal XIV secolo, sebbene la zona fosse stata abitata già in epoca romana, anche per via della vicina arteria militare che collegava Caralis con Olbìa.

 

Ad Ussana si possono ammirare diversi edifici ecclesiastici, a cominciare dalla barocca San Sebastiano sorta sopra un edificio del quindicesimo secolo e dalla medievale San Saturnino, a doppia navata, eretta su un colle fuori dall’abitato. Al suo interno è conservato un sarcofago del III sec. d.C. mentre nella vicina San Lorenzo sono visibili i ruderi di un centro termale romano del quarto secolo, testimonianze dell’insediamento che in epoca imperiale si trovava dove ora c’è Ussana.

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